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Comunità in guerra sull’Appennino. La Linea Gotica tra storia e politiche della memoria

Mirco Carrattieri, Alberto Preti (a cura di)
Roma, Viella, 460 pp., € 36,00

Anno di pubblicazione: 2018

Da evento centrale all’interno della campagna d’Italia a «luogo» della memoria, la Linea Gotica appare tanto nota quanto sfuggente a una visione globale che ne restituisca la complessità storica, essendo stata spesso indagata (e rievocata) più da iniziative e studi locali e settoriali che da sguardi ampi capaci di comprenderne la complessità nell’intreccio fra dimensione militare e sociale: spazio di combattimenti e di quotidianità segnata dalla «guerra totale». Questo volume si pone come risposta a tale criticità grazie all’insieme dei densi contributi dei vari autori. Data la complessità del soggetto, la pluralità di voci del volume collettaneo (meritevoli di citazioni e trattazioni più dettagliate), ben strutturata sia nelle dimensioni equilibrate dei saggi che nella loro disposizione, pur senza pretese di esaustività, è capace, infatti, di restituire al lettore non solo accurati approfondimenti specifici che, come valore aggiunto, tendono a coprire, quasi sempre, l’estensione complessiva dei territori attraversati dalla «Gotica» e che, peraltro, non mancano di richiami reciproci, pure dialettici, ma anche di offrire un quadro complessivo e articolato che si arricchisce di sfumature e interpretazioni nel succedersi delle pagine.
Dopo la presentazione dei curatori, il volume è aperto da due pregevoli saggi di inquadramento di Labanca – che richiama il rilievo militare della «Gotica» nella campagna d’Italia e la pluralità dei conflitti e dei soggetti che la animarono, oggetti poi di diverse stagioni di studio – e di Baldissara – che, nel mettere in luce la pluralità di significati dello stesso concetto di «linea», rivela tutta la complessità di quello spazio sociale e psicologico, oltre che geografico. Quindi i saggi sono suddivisi in tre sezioni. Guerra e Resistenza: dagli aspetti militari della Resistenza (Fiorillo) alle esperienze belliche di alcuni dei vari eserciti presenti; dagli italiani del Corpo italiano di Liberazione ai tedeschi, dai canadesi ai greci dodecanesini (Bistarelli, Schlemmer, Brown e Windsor, Espinoza). Politica e politiche: dalle politiche fasciste (Duranti, Cavarocchi) a quelle naziste (Mira), con un saggio specifico sulle stragi (Fulvetti), al «contropotere» partigiano (Dondi). La società, la memoria: dalle donne (Venturoli) alla scuola (Gabusi), alla questione degli sfollamenti (Gorgolini e Di Luca).
Infine, i saggi di Pezzino e Carrattieri affrontano il tema delle memorie e del loro uso pubblico. Il primo delinea una rassegna critica degli interventi istituzionali. Il secondo dettaglia l’insieme caleidoscopico dell’azione di molteplici soggetti culturali, turistici e associativi: una panoramica che conferma la forza del «marchio» Linea Gotica, ma anche la difficoltà ad affrancarlo da una frammentazione perniciosa e talvolta localistica. Corrispondendo ai propri obiettivi, il volume offre così un quadro aggiornato degli studi, approfondimenti tematici, indicazioni di prospettive di nuove ricerche per una realtà certo meritevole di ulteriori studi.

Matteo Mazzoni