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Concorrenza, mercato e crescita in Italia: il lungo periodo

Alfredo Gigliobianco
Collana storica della Banca d’Italia, serie Contributi, vol. XIII, Venezia, Marsilio, 586 pp., € 50,00

Anno di pubblicazione: 2017

Il corposo volume – frutto di un convegno svoltosi a Roma nella sede della Banca
d’Italia il 29 e 30 ottobre 2014 – costituisce un contributo importante; un contributo che
interroga i rapporti tra concorrenza, mercato e crescita cercando di mettere al servizio di
una maggiore conoscenza interventi che appartengono all’economia, ma anche alla storia
economica, alla storia tout court e al diritto. Sono pagine generose di riflessioni, grafici e
tabelle che testimoniano lo sforzo collettivo di interpretare una realtà complessa, attento
anche ad allungare lo sguardo in epoche lontane. Per cercare di comprendere la situazione
attuale, era infatti necessaria una ricerca che affrontasse e discutesse i nodi fondamentali
della nostra economia in una visione la più ampia possibile.
La linea guida principale consiste nel rapporto tra concorrenza e crescita, analizzato
attraverso quindici saggi che coniugano teoria, storia, cultura, istituzioni, analisi empirica
e settori produttivi. La tirannia degli spazi non consente un’analisi puntuale dei singoli
lavori, sostenuti da un apparato bibliografico puntuale ed esaustivo e da una scrittura non
unicamente destinata agli addetti ai lavori. Il risultato è un quadro analitico convincente,
all’interno del quale si muovono i molteplici protagonisti della nostra storia plurisecolare:
dalle gilde medievali alla struttura industriale frammentata nelle grandezze operative.
Concorrenza, mercato e crescita sono, dunque, inevitabilmente intrecciati nelle
onde lunghe della storia e le pagine del volume ci consegnano un panorama articolato di
crescite e ristagni, di vittorie e di sconfitte, di aperture e chiusure. Il secondo dopoguerra
è il lasso di tempo privilegiato e a giusta ragione: è questo il periodo nel quale il nostro
paese si inserisce in dinamiche economiche globali e globalizzanti ed è, allo stesso tempo,
il periodo che meglio evidenzia la complessiva arretratezza della nostra economia e le
difficoltà ad affrontare mercati e concorrenza (non per mancanza di capacità dei singoli
imprenditori ma per inefficienza del sistema paese nel suo insieme). Nonostante ciò, negli
ultimi sette decenni l’Italia si è certamente sviluppata, seppur con una crescita assai lenta.
I miracoli economici sono svaniti in fretta per lasciar spazio, dagli anni ’90 in avanti, ad
una improvvisa deregulation senza regole. La concorrenza si è trasformata in monopoli o
oligopoli con il sostegno delle forze politiche. Di conseguenza, si sono vanificate le possibilità
di costituire un vero libero mercato aperto alle innovazioni e alla creatività che pure
costituiscono un carattere originario della nostra storia.
In sostanza, crescita e sviluppo non hanno proceduto di pari passo. Il merito di
questo volume è quello di offrire molti spunti di riflessione e di non dimenticare che non
esiste futuro se non si ragiona sul passato.

Maurizio Pegrari