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Dodici passi nella storia. Le tappe dell’emancipazione femminile

Lidia Pupilli, Marco Severini (a cura di)
Venezia, Marsilio, 256 pp., € 21,00

Anno di pubblicazione: 2016

Il volume curato da Pupilli e Severino raccoglie i contributi presentati al convegno internazionale omonimo, tenutosi nel giugno 2015. L’obiettivo dichiarato è quello di ripercorrere alcune delle principali tappe che hanno modificato la condizione femminile nell’età contemporanea, attraverso una selezione di saggi che affrontano una molteplicità di tematiche: impegno politico e amministrativo, leggi e sentenze, esperienze di lotta e di contestazione, ma anche libri, riviste e canzoni che hanno cambiato l’immagine pubblica delle donne.
L’approccio è al tempo stesso tematico e cronologico, abbracciando un periodo compreso tra la seconda metà dell’800 e la contemporaneità. Momenti di cesura, eventi periodizzanti, date simboliche costituiscono il filo conduttore dei saggi che guardano alle leggi, scritte o subite dalle donne, e indagano le storie delle resistenti negli anni del secondo conflitto mondiale o delle cittadine in un’Italia da poco divenuta Repubblica.
Un caleidoscopio di figure femminili variamente impegnate nella sfera pubblica viene tratteggiato dalle oltre duecentocinquanta pagine del volume: suffragiste, intellettuali, amministratrici, sindacaliste, parlamentari, femministe. Percorsi biograficinoti e meno noti, come quelli di Adele Bei Ciuffoli, Anna Maria Mozzoni, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Lina Merlin, sono esplorati per comprendere il contributo non solo collettivo, ma anche individuale, dato dalle donne al lungo percorso dell’emancipazione femminile.
Donne, ma anche uomini, paladini dei diritti femminili. Un unico ma significativo esempio, viene affrontato nel volume: quello di Lodovico Mortara, protagonista di una storica sentenza sul diritto di voto alle donne (1906) e del varo della legge che aboliva l’autorizzazione maritale (1919), garantendo, seppur con restrizioni, l’accesso delle donne alle professioni e impieghi pubblici.
Lavoro, sessualità, scolarizzazione, politica, cultura, diritto sono tra le principali parole chiave offerte dal volume, per ripensare al mutamento della condizione della donna negli ultimi due secoli. L’approccio dichiaratamente non sistematico rende il volume non tanto un text book, quanto uno strumento per chi voglia approcciare il tema dell’emancipazione femminile nel lungo periodo, esplorandone le possibili declinazioni al crocevia tra impegno individuale e collettivo, fonti, storiografia e memorialistica.
Dodici passi nella storia contribuisce ad arricchire, in particolare, il filone di studi sulla storia delle donne nell’Italia repubblicana, su cui ancora molto resta da scrivere, ma spinge anche ad interrogarsi sulle modalità per creare quadri concettuali essenziali, oggi sempre più necessari per comprendere il percorso non lineare della donne nella storia dell’Italia contemporanea e non solo.

Eloisa Betti