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Donatella Strangio, – Decolonizzazione e sviluppo economico. Dalla Cassa per la circolazione monetaria della Somalia alla Banca nazionale somala: il ruolo della Banca d’Italia (1947-1960) – 2010

Donatella Strangio,
Milano, FrancoAngeli, 95 pp., € 16,00

Anno di pubblicazione: 2010

La ricerca di Donatella Strangio si sofferma su alcuni aspetti particolari del processo di decolonizzazione della Somalia, come la politica monetaria che la Banca d’Italia cerca di introdurre nel paese africano durante l’Amministrazione fiduciaria italiana tra il 1950 e il 1960. Attraverso lo studio di una ricca documentazione conservata presso l’Archivio storico della Banca d’Italia, vengono evidenziati i rapporti tra le istituzioni italiane e somale, oltre alle scelte politico-monetarie che la banca centrale aveva compiuto.La decisione della Banca d’Italia sul sistema monetario da introdurre tenne conto di fattori locali quali il livello di sviluppo del paese, l’andamento della produzione locale, gli scambi all’interno del territorio, il commercio tra Italia e mercato somalo, le caratteristiche degli scambi internazionali delle ex colonie (Somalia italiana e Somalia britannica). I risultati delle analisi dell’istituto di via Nazionale individuarono la soluzione migliore nell’introduzione di un sistema monetario autonomo. Per questo motivo fu costituita nel 1950 la Cassa per la circolazione della Somalia con sede a Roma, che aveva il compito di emettere e ritirare banconote e monete, mentre la Banca d’Italia aveva la funzione di garantire operazioni bancarie attive e passive a breve termine e provvedere al funzionamento regolare del mercato del credito. Tuttavia, malgrado gli sforzi della banca centrale italiana per lasciare nel paese africano un sistema monetario stabile e una nuova Banca nazionale somala, istituita nel 1960 al termine del mandato, la precarietà della situazione politica ed economica locale non permisero la costruzione di una struttura finanziaria solida.Nel volume sono inoltre delineati con molta chiarezza anche i motivi dell’insuccesso economico in Somalia causati da errate scelte di carattere politico compiute sia dall’Onu che dall’Italia. Infatti accanto al sottosviluppo storico del paese, l’a. ne individua tre da addebitarsi al controllo italiano: l’incertezza dell’intervento finanziario italiano; la mancanza di credito a media e lunga scadenza, che paralizzò industrie come quella della pesca e quella tessile; la monocoltura bananiera con una posizione di rendita dei 200 concessionari italiani. Ne emerge alla fine una analisi molto interessante su come il processo di decolonizzazione fosse legato alla riorganizzazione economica mondiale nel secondo dopoguerra.

Pasquale Cuomo