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Fabio Levi – In viaggio con Alex. La vita e gli incontri di Alexander Langer (1946-1995) – 2007

Fabio Levi
Milano, Feltrinelli, 240 pp., Euro 14,00

Anno di pubblicazione: 2007

La vita di Alex Langer fu un viaggio, uno «stare in cammino» – in senso proprio quanto metaforico – come modo per incontrare, conoscere e far comunicare persone, luoghi e culture e dunque mettere in relazione idee e pratiche, bisogni e risposte. È quel viaggio che Levi ripercorre con scrittura lieve, ma sensibile e rispettosa, molto avvalendosi di quanto Alex consegnò a scritti molto spesso d’occasione, eppur sempre inseriti in un’ininterrotta riflessione. Dal natio Tirolo a Firenze, da Francoforte a Bruxelles, da Tirana a Sarajevo per tornare un’ultima volta a Firenze, ove volle terminare il suo «viaggio» perché ormai insopportabile gli era il peso che si era caricato sulle spalle, Langer visse attraversando una serie innumerevole di luoghi e di incontri, mosso da un’intelligenza acuta e da una passione tenace, da viva curiosità e da profondo senso del dovere. Quel senso del dovere che a lui – come ad altri della sua generazione – venne da un’educazione cattolica che predicava fratellanza e carità, come capacità di accogliere l’altro, e che tra don Milani e il 1968, tra l’angusto eppur fecondo microcosmo tirolese fino all’Europa in costruzione negli ultimi decenni del secolo, lo spinse a mettere in discussione gerarchie e identità, dapprima nell’universo cattolico e poi sempre più a tutto campo, via via che si coinvolse, animandole da protagonista, nell’esperienza di Lotta continua, poi della sinistra alternativa e interetnica sud-tirolese, quindi in quelle dei verdi italiani ed europei e infine del movimento pacifista degli anni ’90. Esperienze che lo videro operare tanto nelle istituzioni locali e comunitarie – con una lunga ed intensa attività di parlamentare europeo – quanto in una rete assai fitta di iniziative ed organismi di base, locali, nazionali e continentali, di cui fu talora partecipe, talora ispiratore o talora anche solo, ma prezioso, tramite.Dal Sud Tirolo all’Europa, il filo comune di quella proposta, politica nel senso pieno della parola, fu il tentativo di andare oltre le barriere, le identità contrapposte, le distinzioni oppositive, per creare invece ponti, linguaggi comuni, spazi di convivenza e di incontro. Lungo questa prospettiva, che Langer affrontò con sperimentalità fortemente anticipatrice e convinzione quasi profetica, maturarono iniziative di grande ricchezza e talora di indubbio rilievo politico, sui temi cruciali della convivenza multietnica, dell’ambientalismo, della costruzione dell’Europa dal basso e, nei drammatici anni ’90, nel disperato sforzo di arginare la guerra e la violenza etnica nei Balcani.Fu quella di Langer una personalità ed un’esperienza eccezionale, ma che appartenne pienamente alla sua generazione, a cominciare dal tentativo di fare del «partire da sé» il fondamento di un’etica e di una pratica politica nuove. Quel tentativo che lo porterà ad assumere su di sé – fino a restarne tragicamente travolto – un carico di domande cui era umanamente impossibile dare piena risposta. Il viaggio nella vita intensa di Alex Langer è dunque anche un viaggio nella politica e nella storia recente della società europea, purtroppo, per molti versi, di straordinaria attualità

Simone Neri Serneri