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Francesco Leoni – Storia dei partiti politici italiani – 2001

Francesco Leoni
Prefazione di Giulio Andreotti, Napoli, Guida, pp. 529, euro 29,95

Anno di pubblicazione: 2001

Benché non venga indicato (chissà perché), si tratta della sostanziale riedizione, con lievi ritocchi e aggiornamenti, di un’opera la cui prima edizione risale al 1966. Rispetto alla quarta edizione (1980) che è quella anteriore posseduta da chi scrive, lcosa radicalmente riscritta è la Prefazione dell’onorevole Andreotti, che, per quanto breve, tiene conto della attuale crisi della forma-partito.
La datazione dell’impianto originario si sente in maniera notevole, poiché negli ultimi vent’anni la storiografia politica ha avuto una produzione cospicua e ha conseguito risultati di ricerca interessanti, soprattutto nel confronto con lo sviluppo parallelo delle storiografie degli altri paesi europei. Di questo universo però si dà molto sommariamente conto solo nella bibliografia finale, dove si citano molti libri che nel testo non vengono tenuti in alcuna considerazione.
Un altro dato che suscita qualche perplessità è l’aver mantenuto il 1945 come data finale nella narrazione. Ci sembra che oggi ci siano le condizioni per considerare la storia dell’Italia repubblicana come pienamente accessibile, soprattutto per un tema come quello dei partiti politici che conobbero proprio in quell’epoca il loro apogeo.
Questo manuale destinato all’insegnamento universitario ha comunque uno squilibrio interno: è sostanzialmente una storia del ?lungo Ottocento?, con una appendice sull’età fascista. Certamente la parte con maggiore ricchezza di notizie, molte delle quali oggi sottostimate e che è dunque un pregio riproporre all’attenzione, è quella relativa alla fase di formazione dello Stato italiano, dal Risorgimento sino all’avvento di Crispi. Da questo momento in poi la mancanza di un confronto con il dibattito storiografico dell’ultimo quarto di secolo si fa sentire in maniera piuttosto pesante (né possono sanare questo stato di cose occasionali rinvii a qualche studio specialistico più recente).
Il libro è tuttavia utile per chi vuole riscontrare la singolare mancanza di una ?koiné? nella storiografia politica del nostro paese, dove ciascuno può tranquillamente andare per la sua strada senza sentirsi in dovere quantomeno di confutare i risultati altrui che, del tutto legittimamente, può non condividere.

Paolo Pombeni