Cerca

Gabriella Gribaudi – Donne, uomini, famiglie. Napoli nel Novecento – 1999

Gabriella Gribaudi
L’Ancora, Napoli

Anno di pubblicazione: 1999

L’intreccio tra ricerca sul campo, conoscenza appassionata dei fenomeni sociali e teoria interpretativa è una caratteristica del lavoro di Gabriella Gribaudi, che trova anche in questo suo ultimo volume una conferma ricca di storie, di suggestioni e di stimoli ad approfondire i meccanismi di formazione delle relazioni sociali nel loro evolversi nel corso del ventesimo secolo. Sul piano delle fonti una rilevanza particolare assume l’attività didattica, vista come coinvolgimento degli studenti nella ricerca, che ha come risultato la produzione di una mole consistente di storie di vita e familiari preziose per ricostruire gli intrecci all’interno di precisi territori della città e tra territorio e territorio.
Volta a porre in discussione sia i numerosi stereotipi connessi all’immagine di Napoli e al rapporto tra società meridionale e sviluppo che alcuni discutibili paradigmi come il familismo, l’a. utilizza una grande varietà di fonti per rimettere con i piedi per terra teorie e interpretazioni, puntando alla ricostruzione di reti sociali che nel rapporto tra storie individuali e contesti offrono una varietà di casi tale da mettere profondamente in discussione ogni teorizzazione. “Seguire le reti e i percorsi delle persone – scrive Gabriella Gribaudi nel capitolo su Vita quotidiana, reti sociali e identità fra centro e periferia – ci permette di entrare nelle città meridionali in modo neutro, cercando di rileggere spazi fisici e sociali senza preconcetti ideologici” (p. 106). Capire Napoli come articolazione di relazioni sociali in continuo mutamento, evidenziandone i fattori di continuità, di consolidamento delle tradizioni e, allo stesso tempo, le rotture e i cambiamenti è l’obiettivo del libro. Attenta a contesti specifici, l’a. ricostruisce il gioco di specchi tra le immagini offerte dalla letteratura e dal senso comune e la realtà ricostruita nelle storie personali e familiari, evidenziandone i ruoli di genere e le scelte rispetto alle vicende e al modo in cui soggettività e cultura tradizionale vengono ad incidere e a produrre modi di vita differenti. In questo gioco di specchi tra stereotipo, modelli immaginari e autorappresentazioni, l’a. offre spaccati di grande vivacità di una città che alla fine viene assunta come una mappa, dove ad oggi è possibile collocare segmenti di storia, ma che richiede ancora un faticoso lavoro di rilevazione e di approfondimento, a cui il libro della Gribaudi si offre come un prezioso strumento di orientamento.

Alfredo Martini