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Gian Paolo Brizzi e Andrea Romano (a cura di) – Studenti e dottori nelle università italiane (origini-XX secolo), Atti del convegno di studi. Bologna, 25-27 novembre 1999 – 2000

Gian Paolo Brizzi e Andrea Romano (a cura di)
CLUEB, Bologna

Anno di pubblicazione: 2000

Dopo la premessa dei due curatori, gli atti sono divisi in due sezioni. Nella prima, “Studenti e popolazione studentesca: fonti, edizioni di fonti, studi”, oltre alle relazioni di Andrea Romano, Antonio Ivan Pini, Claudia Zonta, Daniela Novarese, Simona Negruzzo, Elisabetta Dalla Francesca, Paola Benussi, Agostino Sottili e Marina Tagliaferri, Elda Martellozzo Forin, Emilia Veronese Ceseracciu, Laura Marconi, Simone Bartoloni, riguardano la storia contemporanea quelle di Andrea Doveri (Fonti per lo studio della popolazione studentesca in Toscana alla metà del XIX secolo: alcuni risultati su Pisa), Francesco Obinu (I laureati dell’Università di Sassari dalla riforma Bogino al 1945). Nella seconda sezione, “Studenti, dottori, professioni”, accanto ai contributi di Andrea Gardi, Anuschka De Coster, Dino Carpanetto, Rita Binaghi e Maurizio Ferro, riguardano l’età contemporanea quelli di Angelo di Francia (Le laureate a Bologna tra il 1878 e il 1900), di Milena Michielli (Studiare da stranieri a Bologna. Indagine sulla collocazione socio-professionale degli studenti stranieri laureati a Bologna dal 1945 al 1996), di Michela Minesso (Le nuove professioni tecniche nell’Università padovana tra Otto e Novecento), di Giovanna Tosatti (Gli studi di giurisprudenza e le carriere amministrative in età liberale), di Marina Giannetto (Gli studi universitari delle carriere tecniche tra età liberale e fascismo). Pur nella loro fisiologica diversità, i sette contributi dedicati all’età contemporanea (sarà significativo anche il loro numero così ridotto rispetto al complesso del volume) testimoniano di due indirizzi di studio ormai abbastanza delineati: da una parte l’attenzione verso il dato statistico, e l’ambizione di ricomporre i quadri locali sino ad arrivare a sintesi nazionali più articolate di quelle sino ad oggi disponibili; e dall’altra il versante degli studi sui singoli saperi (ingegneri, giuristi, tecnici) cui si può accostare l’interessante e inedito tentativo di considerare il nesso tra formazione universitaria e attività amministrative. Nella Premessa Brizzi e Romano insistono sull’influenza dei fattori esterni che possono avere, nelle varie epoche storiche, determinato i flussi studenteschi nelle diverse sedi: per l’età moderna i processi di aristocratizzazione tra XVI e XVII secolo; per quella contemporanea, specie per il XX secolo, il “crescente carattere professionalizzante dei curricula universitari” e la “conseguente domanda di corsi adeguati a profili professionali” (p. X).
Utile raccolta di contributi (molte delle relazioni presentate al convegno non sono però confluite negli atti), il volume testimonia le virtualità di una storia dell’istituzione universitaria capace di mettere insieme gli strumenti della storia politica e sociale con quelli della storia istituzionale e del diritto, della sociologia, della statistica.

Giuseppina Fois