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Giorgio Cosmacini e Vittorio A. Sironi – Il male del secolo. Per una storia del cancro – 2002

Giorgio Cosmacini e Vittorio A. Sironi
Roma-Bari, Laterza, pp. XXVI-276, euro 30,00

Anno di pubblicazione: 2002

La ?Collana di storia della medicina e della sanità?, diretta da Cosmacini e Sironi, con questo lavoro conta diciassette volumi, che in vario modo hanno ricostruito la storia delle istituzioni sanitarie lombarde, ed attraverso di esse questioni e problemi della medicina e della terapeutica. È il caso, ad esempio, della stessa storia del tumore, letta attraverso la storia dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano (Placucci, 1996).
I due autori si propongono di restituire i percorsi di lungo periodo che hanno trasformato il cancro da malattia incurabile a patologia largamente guaribile. Nell’attraversare i due millenni di una storia del cancro, dal papiro egizio di Kahun del 1850 a.C. ai progressi introdotti dalla radiologia nel secolo scorso, il testo si concentra sugli ultimi tre secoli, in cui si sono addensati i maggiori progressi clinico-terapeutici dell’oncologia.
Gli autori si dividono le due parti in cui è composto il libro. La storia del dottore milanese Palletta, che in base ai principi vitalisti curava le neoplasie con la ?aria fissa? (anidride carbonica) inaugura la prima parte ?Alla ricerca di un’identità disciplinare? nei cui ventuno capitoli ? in parte comparsi nella rubrica L’oncologia nei secoli della rivista Argomenti di oncologia ? Cosmacini traccia il profilo della nascita e del graduale formarsi dell’oncologia come disciplina specifica della medicina. Da Galeno a Pott, da Récamier a Virchow per poi aprire ai contributi dei medici italiani all’oncologia (Rondoni, Bizzozero), soprattutto attorno all’Istituto nazionale dei tumori, l’autore è attento al piano teorico e clinico-sperimentale e sottolinea il rapporto complesso tra l’azione terapeutica sull’individuo e la diagnostica e la prevenzione indirizzata al grande numero, discutendo le diverse implicazioni che questa tensione produce nel rimodellamento degli stili di vita e dei comportamenti individuali e collettivi, come nell’emblematico caso del rapporto tra fumo e tumore definito negli anni Cinquanta del ?900, sul quale termina l’analisi di Cosmacini.
La seconda parte ? Evoluzione delle idee e delle pratiche antitumorali ? firmata da Sironi, neurochirurgo di formazione, si concentra sulla neurooncologia, con attenzione alla storia dei trattamenti chirurgici di alcune specifiche neoplasie negli ultimi due secoli, descrivendo nel dettaglio pratiche che oggi sconcertano. In quest’ottica anche Sironi affronta la prevenzione, la storia della chemioterapia e più in generale delle terapie radiologiche. Questa parte si chiude significativamente con un capitolo dedicato al rapporto tra ?scienza e ciarlataneria? (che riecheggia Ciarlataneria e medicina: cura, maschere, ciarle, Cortina 1998, di Cosmacini) nel quale Sironi discute e critica le terapie alternative per la cura del cancro, sullo sfondo delle quali si intravede il profilo della cosiddetta terapia Di Bella.
I due autori si concentrano sul lungo periodo, dando meno spazio alle più recenti novità dell’oncologia ? la genetica tra tutte ? ma mettono a disposizione spunti ed informazioni per problematizzare lo sguardo e l’azione della medicina e, soprattutto, il rapporto medico-paziente.

Emmanuel Betta