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Marcello Flores – Il genocidio degli armeni – 2006

Marcello Flores
Bologna, il Mulino, 295 pp., euro 22,00

Anno di pubblicazione: 2006

In questo volumetto Marcello Flores affronta, in maniera equilibrata e tutto sommato completa, uno degli argomenti più spinosi della storia del XX secolo europeo ? lo sterminio degli armeni verificatosi nel corso della prima guerra mondiale e tuttora negato dallo Stato turco succeduto all’Impero Ottomano. Facendo riferimento alla più aggiornata storiografia internazionale sull’argomento, Flores affronta i nodi principali di un problema storiografico di difficile soluzione (almeno fino a quando gli archivi ex ottomani non potranno essere esplorati) presentando una ricostruzione dei fatti credibile anche se, data la brevità del libro, per forza di cose non particolarmente dettagliata. L’esposizione ha inizio con capitoli sulla questione armena nell’Impero Ottomano, la rivoluzione dei Giovani turchi e le guerre balcaniche: come in una lunga introduzione, essi tratteggiano lo sfondo del dramma che ha inizio con l’ingresso dell’Impero Ottomano nella prima guerra mondiale. Flores respinge infatti le interpretazioni (perlopiù armene) che vedono nello sterminio del 1915-1916 il culmine di un processo genocida iniziato con i massacri del 1894-96 e, quindi, ampiamente premeditato. Al contrario, contestualizza gli eventi dell’epoca nel quadro della «guerra totale», tale da spingere per una soluzione violenta dell’intrico di conflitti nazionali e sociali caratteristici delle regioni mistilingui (com’erano appunto, e come sono tuttora sia pure in minor misura, l’Anatolia orientale e il Caucaso), e individua le circostanze storiche (tra cui l’insurrezione armena a Van e lo sbarco alleato a Gallipoli) che radicalizzarono progressivamente l’atteggiamento della dirigenza ottomana nei confronti delle minoranze residenti nell’Impero, fino al punto di non ritorno (che è difficile da situare con precisione, in questo come in altri casi) della decisione di genocidio degli armeni. La dinamica degli eventi, le responsabilità per essi, e i loro postumi immediati nell’ambito del processo che portò alla «morte dell’Impero» Ottomano e quindi alla «nascita di una nazione» turca, sono quindi ricostruiti facendo in parte ricorso anche all’abbondante memorialistica e alla vasta documentazione esistenti sull’argomento. Chiudono il libro due capitoli dedicati alle ragioni della mancata punizione dei responsabili e al dibattito storiografico sul genocidio. Flores mostra come, nell’uno e nell’altro caso, considerazioni di ordine politico abbiano influenzato pesantemente lo svolgersi degli eventi, ostacolando la ricerca della verità, sia giudiziaria che storica. Egli conclude che per fortuna la ricerca storica «si sta rapidamente emancipando ? anche se non potrà mai farlo del tutto ? dall’influenza del dibattito pubblico e delle strumentazioni politiche destinate a sopravvivere» ma anche che «ancora per il prossimo futuro, ogni narrazione del genocidio [?] avrà una rilevanza che fuoriesce dal semplice contributo storiografico» (p. 224). A chiusura del volume ci sono un’appendice fotografica e un saggio esplicativo, scritto da Benedetta Guerzoni, del valore documentario e dell’«uso pubblico» delle 48 immagini in questione ? tratte da fonti archivistiche (alcune delle quali americane e tedesche) e non.

Antonio Ferrara