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Mario Guarino, Fedora Raugei – Gli anni del disonore. Dal 1965 il potere occulto di Licio Gelli e della Loggia P2 tra affari, scandali e stragi – 2006

Mario Guarino, Fedora Raugei
Bari, Dedalo, 405 pp., e 17,00

Anno di pubblicazione: 2006

«Un libro-inchiesta che ? attraverso dati, riferimenti, documenti anche inediti ? ricostruisce la vita e l’operato di Licio Gelli considerato il ?Burattinaio d’Italia?, ovvero il capo della potente e segreta Loggia P2, nonché uno dei personaggi più influenti del dopoguerra». Nella quarta di copertina così viene descritto il volume in questione, i cui autori, per l’appunto, sono un giornalista, Guarino, già autore di opere analoghe su Berlusconi, su Versace, sui rapporti fra poteri segreti e criminalità, e una consulente di due commissioni parlamentari d’inchiesta della passata legislatura (quella sul Dossier Mitrokhin e quella sull’occultamento dei fascicoli sui crimini nazifascisti), la Raugei, che già si era segnalata per un libro sulla strage di Bologna del 1980. E del libro-inchiesta di taglio giornalistico il volume ha tutte le caratteristiche, con correlati pregi e difetti. Lo stile è brillante, i giudizi sono taglienti e asseverativi, le citazioni sono scelte e montate con abilità. Il problema è che la principale, se non l’unica, fonte documentaria è rappresentata per l’ennesima volta dagli atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla P2, cui si affiancano articoli di giornale e testimonianze d’incerta provenienza e di dubbia attendibilità. Non ci sono ricerche nuove, ove si escluda qualche sporadico documento attinto al fondo donato un paio di anni fa da Gelli all’Archivio di Stato di Pistoia, e soprattutto non c’è un adeguato vaglio critico del materiale reperito e nemmeno il necessario distacco che ogni opera di ricostruzione storiografica richiede. La stessa storiografia su quell’importante periodo della vita sociale e politica italiana del secondo dopoguerra, che in anni recenti si è arricchita di contributi significativi (a cominciare dagli studi sul caso Moro e dintorni), è pressoché totalmente ignorata. Il risultato, inevitabilmente, è un libro a tesi, con un Gelli rappresentato fin da piccolo come un perfido Franti che nasconde la merenda ai compagni di scuola (p. 8), fosco presagio di una lunga carriera criminosa. Un Gelli che poi conosce una precoce e intensa militanza fascista, prima di saltare, con uno spregiudicato doppio giuoco, sul fronte opposto e accreditarsi come amico dei partigiani e artefice della Liberazione. Gli autori ne ripercorrono le tumultuose vicende biografiche, molte delle quali ancora avvolte nel mistero e nell’oscurità, fino quasi ai nostri giorni, maturando appieno il convincimento che a lui e ai suoi intrighi siano direttamente riconducibili alcune delle pagine più drammatiche e inquietanti della storia italiana degli ultimi decenni. E arrivando tout court alla conclusione «che l’ex adepto Berlusconi ? con il secondo governo nato nel giugno 2001 ? sta realizzando il progetto della Loggia P2» (p. 338). Il libro è corredato di una breve appendice fotografica e dell’elenco completo degli affiliati alla P2 che fu trovato nell’archivio di Castiglion Fibocchi, desunto dagli atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia segreta.

Fulvio Conti