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Paolo Treves. Biografia di un socialista diffidente

Andrea Ricciardi
Milano, FrancoAngeli, 395 pp., € 43,00

Anno di pubblicazione: 2018

Il merito della ricerca di Andrea Ricciardi è di aver riportato l’attenzione su una figu- ra come Paolo Treves, che a prima vista può sembrare secondaria, che invece ha ricoperto ruoli politici e culturali di primo piano e la cui biografia permette di gettare nuova luce, sia direttamente che indirettamente, su vicende più ampie e di grande rilevanza. Figlio del ben più noto Claudio, Paolo Treves ha infatti attraversato alcuni dei decenni più intensi e drammatici della storia del XX secolo. Giovanissimo, visse l’esperienza dell’avvento del fascismo, le cui violenze lo costrinsero a maturare precocemente e a dedicarsi alla politica con febbrile passione. Perciò conobbe e frequentò Filippo Turati e Anna Kuliscioff, non- ché tutti quegli esponenti del socialismo democratico, fautori di una estensione graduale dei diritti alle masse popolari, nonché strenui oppositori del fascismo.
Grazie a uno scavo archivistico e a una lettura molto attenta delle fonti, l’a. riesce così a ricostruire in modo molto efficace il clima psicologico, oltre che politico, di ansie e preoccupazioni, nonché di senso del dovere e del sacrificio, che caratterizzava quei difficili anni di perdita delle libertà e di scelte tormentate, come quella, presa dal padre, di andare in esilio a Parigi.
Di origine ebraica, Paolo Treves fu poi costretto a emigrare a causa delle leggi razziali, lavorò quindi per la Bbc e divenne una delle voci di Radio Londra. Con la caduta del fascismo riprese l’attività politica nel Partito socialista e fu eletto all’Assemblea costituen- te. Egli diffidava però del patto di unità d’azione coi comunisti, aderì quindi al Partito socialdemocratico, del quale fu deputato nelle prime due legislature. Paolo Treves non fu tuttavia solo un politico di professione, bensì anche giornalista, critico e docente di Storia delle dottrine politiche.
Seguire le vicende biografiche di Paolo Treves permette perciò a Ricciardi di af- frontare da un angolo di visuale inedito alcuni degli snodi più importanti della storia d’Italia e del socialismo italiano. L’ampio apparato di note rivela il lungo e profondo lavoro di ricerca in archivi differenti, nei quali l’a. ha ricostruito ogni singolo frammento con scrupolo e precisione. In alcune pagine il racconto biografico non sfugge a una ten- tazione leggermente intimistica che, tuttavia, per un uomo eclettico e malinconico come Paolo Treves, può risultare spesso appropriata a cogliere le pieghe più profonde della sua complessa personalità. Grazie a queste caratteristiche, il volume di Ricciardi può in conclusione diventare un utile strumento di lavoro e offre numerosi spunti per sviluppare ulteriori ricerche.

Paolo Mattera