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Romano Canosa – Storia del brigantaggio in Abruzzo dopo l’Unità (1860-1870) – 2001

Romano Canosa
Ortona (Ch), Menabò, pp. 223, euro 15,49

Anno di pubblicazione: 2001

La storia del brigantaggio è rimasta a lungo appannaggio di una vasta tradizione di studi di storia locale, proprio a testimonianza della forte compenetrazione tra identità locali e storie brigantesche: una mole di ricerche spesso minuziose, ricche di informazioni, ed esse stesse fonti per comprendere come la memoria delle comunità meridionali abbia custodito/inventato/reinterpretato un passaggio difficile come quello post unitario. Più di recente i briganti sembrano divenuti terreno di conquista di un altro tipo discorso, più o meno storico, volto alla rivalutazione del passato preunitario degli stati regionali italiani: legittimismo, tradizione e populismo, insieme ad una forte dose di rivendicazionismo meridionalista, si confondono in un approccio che non ha portato grandi novità sul piano della ricerca né dell’interpretazione, ma che forse meriterebbe uno studio più che sui contenuti storici, sugli obiettivi politici e culturali che un’operazione di questo tipo persegue.
Il libro di Canosa non rientra assolutamente in quest’ultimo gruppo di ricerche. Esso appartiene piuttosto al filone di studi di storia locale su questo tema. Ed in effetti presenta tutti i pregi e i difetti di un’opera di questo tipo. L’autore ricostruisce in maniera molto minuziosa l’evolversi del brigantaggio nella regione, utilizzando una considerevole mole di documentazione archivistica: processi e relativi verbali e confessioni (come quella di Antonio Maria Verna, riportata integralmente nel volume o quella di Vincenzo Marcolongo, anch’essa in gran parte pubblicata) ma anche resoconti di militari e prefetti costituiscono il materiale su cui si poggia il racconto di Canosa. Un libro ricco di informazioni utili per seguire le vicende delle diverse bande presenti nelle province abruzzesi, dal quale sarebbe possibile, volendo, ricavare una cronologia degli episodi briganteschi verificatisi nelle regione. Un libro utile, dunque, per chi volesse provare a ricostruire la storia del brigantaggio, tentando di far dialogare, o almeno di mettere in comunicazione, storia locale e storiografia ?accademica?. In attesa, appunto, di contributi che propongano, oltre ai fatti e alla loro ricostruzione minuziosa, interpretazioni e chiavi di lettura.

Marco Armiero