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Terre divise. La Riforma Agraria nelle Maremme toscane

Nicola Gabellieri
Canterano, Aracne, 312 pp., € 20,00

Anno di pubblicazione: 2018

Nicola Gabellieri, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, rielabora in questo volume la sua tesi di dottorato, discussa presso l’Università di Genova. Il tema è affrontato attraverso sei capitoli: I, La Riforma agraria e la bonifica. Storia delle ricerche; II, L’Ente Maremma. Struttura, compiti e documenti; III, Il contesto territoriale tra storia e storiografia. Val di Cecina e Pianura Grossetana nel XIX e XX secolo; IV, La Riforma Agraria e la pianificazione delle campagne; V, La riqualificazione delle risorse «marginali». Bosco, acqua e pecore; VI, Gli attori locali e il conflitto; Conclusioni.
A partire dalla ricca documentazione inedita appartenente all’Ente Maremma, l’indagine mira a fondere storia politica, delle istituzioni, dell’agricoltura e delle trasformazioni ambientali. L’ambito geografico di riferimento è la Maremma toscana, esaminata sulla base di due casi di studio: la Val di Cecina e la Pianura grossetana o Marina di Grosseto. Tali realtà vengono messe a confronto al fine di cogliere le similitudini ma anche le divergenze, nell’intento, riuscito, di evidenziare le specificità territoriali. Senza trascurare le vicende più risalenti nel tempo, la ricerca si incentra sulla fase di riforma agraria attuata in Italia negli anni ’50 e ’60 del XX secolo. Si tratta di una fase di svolta che consentì alle campagne italiane di superare i tanti «residui feudali» che impedivano una loro effettiva modernizzazione. Nel contesto di un’economia agraria nazionale poco competitiva e alle prese con l’antico nodo della distribuzione della terra, la Riforma agraria a guida democristiana divenne lo strumento attraverso il quale compiere un’incisiva riforma della società rurale. Pur dedicato a un esempio locale, il libro consente di osservare l’intervento dello Stato come forza modernizzatrice e di pianificazione, ora dall’alto ora dal basso, e la sua opera di mediazione tra gli interessi dei singoli attori coinvolti. Le carte dell’Ente Maremma costituiscono così un osservatorio dal quale cogliere le forze coinvolte nella rielaborazione del sistema di proprietà e di accesso alle risorse.
Fra gli argomenti esaminati, uno dei più stimolanti dal punto di vista degli studi interdisciplinari riguarda il rapporto tra riforma fondiaria e trasformazione dell’ambiente. In questo senso, come riconosce l’a., la Riforma agraria mise in primo piano l’intreccio tra condizioni ambientali e politiche di sviluppo agricolo. Particolarmente interessanti sono le pagine dedicate a illustrare la gestione delle risorse idriche, sia quelle da eliminare, al fine di consentire il prosciugamento dei terreni, sia le opere da realizzare per rifornire le aziende agricole di acqua potabile. Tali provvedimenti, insieme alla maglia poderale, hanno dato vita a una rete di canali e di micro-interventi di particolare importanza nel definire l’attuale assetto paesaggistico di un ampio tratto del territorio costiero della Toscana.

Manuel Vaquero Piñeiro