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Tommaso Stabile – La bonifica di Mussolini. Storia della bonifica fascista dell’Agro Pontino – 2002

Tommaso Stabile
Roma, Settimo Sigillo, pp. 299, euro 22,00

Anno di pubblicazione: 2002

Il libro di Stabile si caratterizza per alcuni elementi comuni, in varia misura, a gran parte della recente ed amplia produzione locale sulla storia dell’Agro pontino: l’autore è uno storico non professionista; si basa sull’esaltazione del fascismo attraverso quella della bonifica pontina; è pubblicato in occasione di un anniversario, in questo caso il 70° della fondazione di Latina (1932-2002); la diffusione è locale.
Come scritto nelle note di copertina, l’autore è un commercialista, tra i titoli citati vi è quello di ex aderente alla Repubblica di Salò, ?tra i fondatori del MSI a Latina? e di ?imputato nel processo al movimento politico Ordine Nuovo nel 1973?; il volume: ?dimostra come la bonifica dell’Agro Pontino fu un grande successo proprio perché squisitamente fascista […] voluta, ideata ed attuata da Benito Mussolini?. Il testo è costituito da documenti riprodotti estesamente, intercalati da commenti entusiastici e feroci critiche ai detrattori dell’impresa dei quali non vengono citati né il nome, né l’opera. Per identificare le fonti, sia archivistiche, sia bibliografiche, bisogna fare riferimento ad una Bibliografia di sessanta voci, di cui la prima è ?Mussolini Benito?. I documenti utilizzati sono quelli dell’Archivio centrale dello stato, individuabili solo attraverso il fondo: Presidenza del consiglio dei ministri, Ministero dell’agricoltura, Bonifiche, Opera nazionale combattenti.
L’autore, con i suoi nove volumi pubblicati a partire dal 1960, simili ed apparsi spesso in occasione di anniversari della bonifica pontina, è uno dei più famosi ?storici? locali. Il suo ?merito? è avere esaltato la bonifica ?fascista? in un quadro di sostanziale disinteresse da parte della storiografia nazionale che, quando pure si occupava della materia contestava la bontà dei mezzi utilizzati e dei risultati ottenuti, in particolare a partire dal volume di Riccardo Mariani, Fascismo e città nuove, Milano, Feltrinelli, 1976.
A Latina, e nei comuni limitrofi nati con la bonifica, la crisi dei partiti e delle ideologie degli anni Novanta ha provocato la creazione del mito delle origini. In questa zona non è stata scoperta una mitica origine ?celtica?, come nel settentrione, ma una mitica bonifica ?fascista?, che si alimenta solo di certezze. Ecco, quindi, apparire molti volumi curati da pseudo-storici che saccheggiano il vastissimo materiale archivistico, bibliografico e iconografico relativo alle bonifiche prodotto nel ventennio fascista. Gli autori si avvalgono di fonti che, in mani diverse, avrebbero pure potuto dare risultati di un certo interesse. Il caso più eclatante è quello di tre grossi volumi, introvabili, su Valentino Orsolini Cencelli, uno dei massimi protagonisti della bonifica nel periodo fascista e deputato del Movimento sociale italiano nel secondo dopoguerra, intervistato lungamente da Francesco D’Erme, l’ultimo dei quali è: Latina secondo Cencelli. 1935-63, Latina, Tipolitografica C2R, 2002.
In questo panorama spiccano i cinque volumi di Annibale Folchi, che hanno il pregio di avere credibilità scientifica. L’ultimo è Le paludi pontine nel Settecento, Formia, D’Arco, 2002 e, prima di questo, I contadini del duce. Agro pontino 1932-1941, Roma, Pieraldo, 2000.

Oscar Gaspari