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Vittorio Nisticò – Accadeva in Sicilia. Gli anni ruggenti dell’?Ora? di Palermo – 2001

Vittorio Nisticò
Palermo, Sellerio, 2 voll., pp. 277 e 484, euro 24,79

Anno di pubblicazione: 2001

I due volumi ripercorrono la stagione della rinascita del quotidiano l’?Ora? (fondato nel 1900), che inizia nel 1955 con il passaggio della proprietà all’editore comunista Terenzi e con la direzione di Vittorio Nisticò.
Il libro ripropone una serie di articoli di Nisticò che, divisi in capitoli e riorganizzati in quattro parti, occupano interamente il secondo dei due volumi. La prima parte (La passione autonomista) ripercorre la parabola politica dell’operazione Milazzo e della battaglia autonomista (l’anno cruciale è il 1958). La seconda (La frana. Immagini di malgoverno, mafia e compiacente giustizia) concentra invece la sua attenzione sulla questione mafiosa, argomento chiave ed elemento di identificazione del quotidiano sia al suo interno (Chilanti, Farinella, De Mauro, sono solo alcuni dei nomi che compongono una sorta di pool antimafia ante litteram incaricato di condurre inchieste frutto di un assiduo lavoro di gruppo) che verso l’esterno; in questa parte troviamo anche i reportage sui malgoverni dell’isola, sulla frana di Agrigento del ’66 e sul terremoto del Belice. La terza, Trame oscure (ma non troppo), vede al centro la morte di Mauro De Mauro, ucciso dalla mafia il 16 settembre 1970, la tragedia che sconvolge il ?piccolo mondo? dell’?Ora? nonostante lo sforzo del giornale di condurre una ?indagine sull’indagine? (p. 346) per scoprire la verità sulla scomparsa del giornalista e sugli errori dell’inchiesta giudiziaria. Infine, l’epilogo (La riscossa civile) riguarda la fase di maggior espansione del quotidiano (1972-1975) e del massimo sforzo di ?mobilitazione civile all’insegna del buongoverno? (p. 117).
Gli scritti, ben corredati da brevi quanto utili note cronologiche, cui si affiancano nel primo volume un indice degli articoli più interessanti pubblicati negli anni presi in esame, e una breve sezione fotografica, sono una fonte preziosa per lo studio di un ventennio fondamentale nella storia della Sicilia. E nel primo volume, dopo una breve nota di Marcello Sorgi, uno dei molti ?biondini? (apprendisti della cronaca) formatisi in redazione, Nisticò scrive un capitolo introduttivo (Quando eravamo, pp. 27-122) preliminare e funzionale alla ripubblicazione dei suoi articoli. È qui che capiamo l’?Ora? come ?laboratorio di giornalismo e cultura? cui partecipano non solo tre generazioni di giornalisti (tra gli altri, Giuliana Saladino e Felice Chilanti, De Mauro e Orazio Barrese, Sorgi e Francesco La Licata) ma anche molti intellettuali non solo siciliani (da Sciascia, ?uno di casa?, che scrive la sua prima nota nel marzo 1955, a Guttuso, Enzo Sellerio, Vincenzo Consolo e Danilo Dolci).
E Nisticò ci consegna in questo modo una ?storia dal di dentro? de l’?Ora? che è ad un tempo un’apologia del mestiere di giornalista, un racconto delle specificità dell’esserlo in Sicilia, una orgogliosa riproposizione di un’esperienza che per molti suoi aspetti (la tensione civile degli uomini che ne furono partecipi, la convinzione che cronaca e denunzia fossero un servizio-dovere verso la collettività, l’imperativo categorico di un rapporto sempre dialettico con il potere) suona come monito per il presente ed il futuro del ?fare giornalismo?.

Gianluca Fulvetti