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Lettera d’informazione Sissco 2003-01

3 marzo 2003

Firenze, 3 marzo 2003

Care amiche, cari amici,

Ho innanzi tutto il piacere di comunicarvi che con il nuovo anno sono arrivate molte nuove adesioni, che hanno portato il numero complessivo dei soci oltre i 400.
I nuovi soci, ai quali do il benevenuto mio e dell’associazione, sono:

Lorenzo Bertucelli (Modena), Anthony L. Cardoza (Chicago), Gloria Chianese (Napoli), Alessandra Chiappano (Milano), Elisabetta Colombo (Pavia), Augusto D’Angelo (Roma), Emma Fattorini (Roma), Carlotta Ferrara degli Uberti (Pisa), Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco (Roma), Gianluigi Gatti (Torino), Luigi Guarnieri Calò Carducci (Roma/Teramo), Marco Impagliazzo (Roma/Perugia), Michela Innocenti (Pistoia/Bologna), Ariane Landuyt (Siena/Firenze), Marco Mondini (Bassano del Grappa/Pisa), Jonathan Morris (Londra), Stefano Petrungaro (Bolzano/Venezia), Matteo Pretelli (Quarrata,PT/Trieste), Guido Samarani (Venezia), Adolfo Scotto di Luzio (Napoli/Chieti), Giulietta Stefani (Firenze), Ermanno Taviani (Roma/Catania), Antonello Venturi (Pisa/Torino), Nadia Eleanor Zonis (New York).

Colgo l’occasione per segnalare che la Sissco ha ricevuto anche dei pagamenti di quote associative a nome di Filippo Salvadori e di Giuliano Saravini, che però non sono noti all’associazione. Se qualcuno li conosce, è pregato di comunicarmelo. Per vari motivi, sia i pagamenti bancari sia e ancor più quelli con carta di credito, si sono rivelati poco funzionali. Nell’invitare i soci non in regola a pagare le quote sociali, li prego di farlo preferibilmente con pagamento postale.

Nel frattempo il numero dei soci iscritti alla lista di discussione è salito a 250. Il consiglio direttivo, riflettendo su alcune discussioni che si sono svolte di recente nella lista, ha dato mandato a Tommaso Detti di rivedere e perfezionare le “regole da tenere presente” [/attivita/lista.html#netiquette], dando poi ad esse maggiore pubblicità, peraltro senza innovare circa il carattere aperto e senza moderatori della lista.

Prendendo spunto dalla medesima discussione, inizialmente avviata attorno alla questione del conflitto israeliano-palestinese, il consiglio direttivo ha deciso di organizzare una giornata di discussione avente per tema le categorie collettive, la loro validità e il loro uso nel discorso storico-politico, e le connesse implicazioni storiografiche e morali. Immaginiamo che la giornata di studio, la cui organizzazione è stata affidata ai consiglieri Andrea Graziosi e Maura Palazzi, faccia perno su cinque relazioni, ciascuna delle quali rifletterà sulle categorie collettive riguardanti rispettivamente i generi, le classi, le etnie, le religioni e le identità politiche. Spero di darvi presto più circostanziate notizie dell’iniziativa.

Prosegue intanto l’organizzazione dei nostri convegni. Riceverete tra breve l’invito a quello che si svolgerà a Pisa su La storia contemporanea tra scuola e università (10-12 aprile). Nel frattempo potete leggere il programma in /attivita/sem-apr-2003/programma.htm. Ho intanto chiesto al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di autorizzare la partecipazione al convegno degli insegnanti, esonerandoli dalle lezioni.

Sono poi lieto di comunicare che la commissione incaricata di organizzare il convegno di Lecce, Cantieri di Storia II. La storia contemporanea in Italia oggi: linee di tendenza e orientamenti di ricerca (25-27 settembre 2003), ha completato la redazione del programma, che si presenta estremamente nutrito, forte di 27 panels e una sessione plenaria, con ben 185 oratori. Invito tutti i soci a leggere il programma, completo di titoli e sommari degli interventi, in /attivita/sem-set-2003/programma.htm.

In previsione del rinnovo delle cariche sociali che avverrà nell’assemblea di Lecce, e in adempimento alle nuove regole statutarie votate l’anno scorso, il consiglio ha costituito il comitato elettorale al quale i soci possono rivolgersi per l’indicazione delle candidature, che quest’anno riguardano non solo due membri del consiglio direttivo ma anche il presidente. Abbiamo perciò chiesto a Agostino Giovagnoli, Ilaria Porciani e Giovanni Sabbatucci di accettare questo incarico. Ricordo che gli articoli 8 e 11 dello statuto stabiliscono che fino a 30 giorni prima dell’Assemblea tale commissione “raccoglie, predispone e pubblicizza le candidature” sia per l’elezione dei consiglieri sia per quella del presidente. Le candidature devono essere presentate da almeno 15 e non più di 20 soci nel caso dei consiglieri, e da trenta soci nel caso del presidente. Ulteriori candidature potranno in ogni caso essere presentate nel corso dell’assemblea. Ogni socio può presentare una sola candidatura. Ho intanto preso contatto con l’ANCI per avviare la procedura di conferimento del premio ANCI storia 2003, che dovrà avvenire nel corso del nostro prossimo convegno, parallelamente al conferimento del premio Sissco 2003.

Il nostro consiglio ha anche discusso la proposta di organizzare il convegno professionale della primavera 2004 in collaborazione con la Società per gli Studi di Storia delle Istituzioni, dedicandolo alle questioni riguardanti gli archivi sottratti alla legge generale sugli archivi, ed in particolare l’Archivio storico del Ministero degli Esteri, e il complesso degli archivi militari – difesa esercito, areonautica e marina, e in particolare alla spinosa questione degli archivi dell’arma dei carabinieri. Il consiglio ha intanto delegato Andrea Graziosi e chi scrive di studiare la proposta insieme ai rappresentanti dell’altra associazione.

Riunitosi per l’occasione in assenza del suo membro Marco Palla, il consiglio direttivo ha poi preso visione delle parole contenute in un messaggio inviato alla lista di discussione dal socio Serge Noiret, il quale ha scritto: “ai più giovani che mi dicevano che condividevano le mie idee sulla Palestina ho detto e scritto: state attenti, per nessun motivo intervenite in lista se non volete crearvi inimizie serie un domani. Vi immaginate di fare un concorso all’università e di trovarvi davanti un Marco Palla o un altro che decida del vostro futuro…?”. I membri del consiglio direttivo considerano tali parole gravemente lesive dell’onorabilità di un socio nonché contrarie allo spirito che regge la Sissco come associazione tra individui liberi, di età, convinzioni e collocazione professionale diverse, e non certo inclini alla prepotenza e alla fragilità che il socio Noiret attribuisce loro o al nicodemismo che egli sembra consigliare. I membri del direttivo manifestano pertanto unanimamente il loro vivo dispiacere ed esprimono una severa censura per quelle parole, ribadendo la loro piena fiducia e solidarietà al socio Marco Palla.

Con i miei migliori saluti

Raffaele Romanelli

Come sempre, questa lettera è inviata su carta solo ai soci che ne abbiano fatto richiesta o che non ci abbiano comunicato il loro indirizzo elettronico.